domenica 17 marzo 2013

La proposta: Don Ciotti alla guida del governo

Ora che il PD ha rotto gli indugi e ha curato la regia per portare Laura Boldrini alla presidenza della Camera e Pietro Grasso a quella del Senato, dovrebbe completare l'operazione di rottura degli schemi proponendo senza alcuna esitazione un nome di garanzia e di innovazione assoluta per la guida del governo: don Luigi Ciotti.
Bersani dovrebbe fare quel passo indietro che già hanno fatto Franceschini e la Finocchiaro per Camera e Senato, e proporre a Napolitano proprio Don Ciotti, che - affiancato da personalità di riconisciuta competenza - prenderebbe per mano il governo per il periodo necessario a fare le riforme che questo Paese richiede a gran voce sui temi del lavoro, della disoccupazione, della lotta alla corruzione, della lotta alle mafie, della reale rappresentanza attraverso una legge elettorale che calcelli l'onta del Porcellum, così da tornare il prossimo anno alle urne per restituire all'Italia il futuro che si merita.
Don Ciotti non ha bisogno di presentazioni, la sua storia parla per lui e, proprio per questo, potrebbe parlare per tutti noi. 

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