mercoledì 13 marzo 2013

Niente rimborsi ai partiti? Siete proprio sicuri?

In rosso, i paesi che non prevedono rimborsi ai partiti
Visto e rivisto mille volte in questo periodo, il copione dell'inseguimento pedissequo a Grillo e ai suoi diktat si ripete. Questa volta Bersani, lavorato ai fianchi anche da Renzi (toh?), apre sul tema dei finanziamenti ai partiti, tema su cui si dichiara disponibile a rivedere le norme.
Perfetto. Prima però di cedere senza se e senza ma a questa cosa, andrebbe ricordato che il finanziamento pubblico ai partiti è una garanzia per la democrazia, a meno che non si voglia lasciare aperta la porta alle stanze del controllo democratico solo ai magnati.
Il vero tema, su cui tutti conveniamo, è invece definire una norma più rigida sulla rendicontazione delle spese sostenute da parte dei partiti con i soldi pubblici, in modo che con i nostri soldi i politici non comperino diamanti per le amiche o Suv per muoversi meglio a Roma quando arriva un centimetro di neve.
Su questo breve articolo tratto da Fanpage.it si spiegano bene alcune cose su questo tema:

"dicono che i finanziamenti pubblici ai partiti ci sono solo in Italia e vanno totalmente aboliti. Ma non è vero: solo il 28% dei Paesi del mondo non prevede nessun sostegno alle forze politiche, e quasi tutti hanno una pessima tradizione democratica...".

In altre parole, meglio evitare di seguire Grillo ogni volta che apre bocca su qualunque cosa.

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