domenica 15 maggio 2011

Le cose che solo a Roma

Tra mercati dall'ortografia traballante, pizzerie, ricordi dell'Inquisizione e bici che non vogliono essere rubate.





2 commenti:

  1. si nota in questo post lo sguardo di un non romano eppure il blog ha un nome molto vicino all'anima di questa città.. in fondo "te l'ho chiesto?" è un modo carino per dire "esticazzi", (che poi non è lo stesso sti cazzi che usate al nord). mi piacciono questi mondi distanti che subiscono fascinazione reciproca, ma sullo sfottò dell'ortografia non sono d'accordo, in fondo la lavagna è piccola e "zuchine" ci entravano meglio

    RispondiElimina
  2. E' vero, "zuchine" ci stava meglio. Anche "albcogge" è una buona sintesi. Ma la mia, giuro, è pura invidia per lo stile romano del cazzeggio, non sfottò. A Modena una Z di meno sui banchi della verdura avrebbe suscitato logoranti dibbbattiti con molte b.
    E comunque, e sempre, "te l'ho chiesto?"

    RispondiElimina