domenica 27 marzo 2011

Finalmente in libreria "Occupiamo l'Emilia"

E' in libreria il docu-film "Occupiamo l'Emilia", Diabasis Editore, dvd+volume di accompagnamento 9,90 euro. Per acquistarlo online: http://tinyurl.com/5rzqu8a




giovedì 24 marzo 2011

Il problema-profughi? Ecco la ricetta: ammazzare, sparare, affondare

C'è poco da fare. Come diceva Oscar Wilde, si può resistere a tutto, tranne che alle tentazioni. E, tra gli aficionados della pagina Facebook di Mauro Manfredini, le tentazioni sono terrificanti.







mercoledì 23 marzo 2011

Preoccupato o sereno per la nube radioattiva? Prova anche tu il preoccupometro!




La nube radioattiva arriva anche in Italia. Ci dobbiamo preoccupare? O no?
Come al solito, dipende da cosa leggiamo.
  • Se siete ansiosi e volete stare tranquilli, leggete qui.
  • Se siete sempre calmi e razionali, ma per una volta volete provare un piccolo brivido lungo la schiena, ecco qui.
  • Se volete farvi prendere dal panico, questa è la scelta giusta
  • Se invece abitate in Emilia-Romagna e volete i dati, cliccate qui.

domenica 20 marzo 2011

Scalfari e i motori che "trombano"

Quello della retorica bellica è uno dei calamai da cui tutte le migliori penne del giornalismo italiano attingono con avidità in tempi di guerra. Tutti, senza distinzioni, perché è un linguaggio gonfio ed ampolloso che dà soddisfazione (professionale), anche a chi - la guerra - la condanna senza i famosi "se" e "ma". Ora che bombardiamo la Libia, vuoi mettere discernere dei dettagli balistici del lancio dei Tomahawk al posto dell'insipida politica interna? O della gittata dei Cruise e della potenza dei Mig invece che del primo ponte vacanziero che ha bloccato il valico di Ventimiglia? Gronda sudore Hollywoodiano anche il sobrio "Odissea all'alba", nome in codice che il Pentagono ha scelto per l'operazione in corso sul Nord Africa.
Persino il vate Scalfari, dal pulpito domenicale dell'editoriale su "la Repubblica", non sfugge alla tentazione e sfodera già dal titolo un marinettiano "Rombano i motori dell'armata d'occidente". Oddio, anche nel testo non si scherza, in particolare quando scolpisce, carattere-dopo-carattere, che "si possono, anzi si debbono bombardare gli aeroporti, abbattere i caccia se si alzeranno o distruggerli a terra, smantellare gli impianti di comunicazione, colpire le truppe se non si ritireranno dalle caserme".
Questa cosa dei motori rombanti mi ha molto incuriosito e sono andato a cercare su Internet, non senza sorprese, digitando "Rombano i motori". Google mi ha paracadutato sulla pagina di un inno della Rsi, la Repubblica Sociale Italiana, che si intitola proprio "Rombano i motori".
Facebook, invece, notoriamente più sbarazzino e impudente, evidentemente guidato da un algoritmo di sinistra, mi ha risposto: volevi dire: trombano i motori. Ha ragione Facebook, fate l'amore, non fate la guerra.

sabato 19 marzo 2011

Ucciso a Bengasi Mohammad Nabbous - Giornalista

Forze apparentemente pro-Gheddafi hanno ucciso stamattina il giornalista Mohammad Nabbous,noto nell'ambiente come "Mo", fondatore di Libya AlHurra TV, mentre stava documentando le conseguenze del bombardamento su Bengasi.
Mo era considerato un giornalista libero, indipendente, il volto libico del "Citizen journalism"
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito di Suite 101


Qui le sue ultime parole, mentra documenta dal vivo un furioso combattimento.



giovedì 17 marzo 2011

Italia, 150 anni di violenze subìte

La nuova produzione delle Officine Tolau: una fotografia che simboleggia le violenze e le umiliazioni che l'Italia ha subìto in questi primi 150 anni di storia unitaria. Violenze e umiliazioni spesso messe in atto proprio da chi il Paese lo dovrebbe tutelare: la politica e le istituzioni. 

Qui un elenco, qui sotto la fotografia.
Più sotto, il video




mercoledì 16 marzo 2011

Le vignette del grande Bonfa nel giorno del 150° (e la Lega Nord, tanto per cambiare...)

Massimo Bonfatti, uno dei grandi fumettisti italiani, interpreta con il suo inconfondibile stile la celebrazione del 150° anniversario dell'unità d'Italia, ripubblicando vignette realizzate nel 1997 (ancora attualissime oggi).
Tutte le vignette le potete vedere qui.

martedì 15 marzo 2011

URANIUM PROJECT - Un docufilm sulle estrazioni di uranio in Val Seriana

Con il ritorno dell’Italia al nucleare, teoricamente, potrebbero ripartire le attività di esplorazione per estrarre l'uranio in Val Seriana, in provincia di Bergamo.
“Uranium Project”, che verrà presentato il 17 marzo alle 20.45 durante il Bergamo Film Meeting  (dal 12 al 20 marzo 2011), è un documentario che ripercorre la vicenda, a partire dagli anni '60, quando l'Agip iniziò i carotaggi, fino al 2006, quando la Metex Resources, una società mineraria australiana, fece domanda alla Regione Lombardia per ottenere la concessione di estrazione del metallo radioattivo sul versante bergamasco.
La Regione, sollecitata da una forte protesta popolare, bocciò la richiesta nell’ottobre dello stesso anno. Per ora...


lunedì 14 marzo 2011

La scorta di Aldo Moro e le parole di Pasolini

Gli uomini della scorta di Aldo Moro
Il 16 marzo 1978 in via Fani a Roma venivano uccisi dalle Brigate Rosse gli uomini della scorta di Aldo Moro: Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Franceso Zizzi. 
Pasolini, 10 anni prima, in occasione della battaglia di Valle Giulia aveva messo il rilievo la distanza siderale delle classi sociali d'appartenenza dei manifestanti e dei poliziotti, solidarizzando con questi ultimi attraverso la celeberrima poesia "Il Pci ai giovani". Parole, credo, che avrebbe usato anche per la scorta di Moro, se non fosse stato macellato nel 1975 sulla spiaggia dell'idroscalo di Ostia:

I poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.

A quando il bunga-bunga sul Monte Bianco?

La strada ricavata sul ghiacciao della Marmolada
Dopo i camion sulla Marmolada, ci mancavano le Ferrari a Plan De Corones. E poi si incazzano se non butti una carta "nell'apposito contenitore".
Sfregio ambientale a parte, quello di Plan de Corones è la conferma del cono d'ombra dentro cui si muove il nostro immaginario, perennemente ancorato al binomio donne&motori, anche ad alta quota. Eppure, per la montagna, ipotesi di sviluppo intelligente ce ne sarebbero a tonnellate




sabato 12 marzo 2011

Here comes the sun

Come spiega bene questo blog, in Italia con il referendum del 1987 non si è scelto tra "nucleare si" o "nucleare no". Si è solo potuto rendere più difficile l'insediamento degli insediamenti energetici. Io, all'epoca, ho votato "si" ai tre quesiti, unendomi alla maggioranza degli italiani che, al di là dei tecnicismi referendari, voleva proprio dire "nucleare no".
E lo ribadisco oggi, dopo le conseguenze del terremoto in Giappone, ma per un motivo banalissimo: ogni volta che in una centrale c'è un problema, il rischio è davvero troppo alto, per tutti. Non ha senso rischiare in questo modo.
Investiamo di più in altre forme di produzione di energia, le possibilità non mancano: solare o eolico, ad esempio.

venerdì 11 marzo 2011

Francesco Lorusso. 34 anni fa.

L'11 marzo 1977 a Bologna, nel corso di gravi scontri di piazza,fu ucciso Francesco Lorusso, studente di medicina, militante di Lotta Continua.
Anche oggi, come succede da 34 anni, nel luogo della tragedia lo ricorderanno gli amici. Sarà presente anche il sub-commissario del Comune,Matteo Piantedosi.
L'episodio rappresenta simbolicamente il '77 bolognese ed è una delle tante ferite ancora aperte nel cuore del capoluogo emiliano (la strage alla stazione, la banda della Uno bianca, la strage del Rapido 904). 


Ha ragione Concita

Come (quasi) sempre, parole sagge da parte di Concita.

giovedì 10 marzo 2011

Matteo Renzi a "La ruota della fortuna" (gavetta politica, ovvio)

Beh, per girare gli è girata bene fino ad ora.
Mike non gli risparmia un "buuuuuuuu", ma d'altro canto eravamo in casa Mediaset...


mercoledì 9 marzo 2011

Occupiamo l'Emilia nel buio delle sale

E' ufficiale il calendario delle proiezioni di tutti i lavori selezionati (qui tutti i trailer) nell'ambito della rassegna DocInTour.
Occupiamo l'Emilia è uno di questi, per cui sarà possibile vedere l'opera prima delle Officine Tolau in vari cinema d'essai dell'Emilia-Romagna.
Di seguito l'elenco completo di luoghi, date e orari.

05 aprile Sala Truffaut Modena ore 21.15
13 aprile Lumière Bologna ore 22.15
21 aprile Nuovo Jolly 2 San Nicolò di Rottofreno ore 20
21 aprile Cinema Gulliver Alfonsine ore 21
26 aprile Capitol Fiorenzuola d’Arda ore 21
12 maggio Metropolis Bibbiano ore 21
14 maggio Teatro Comunale Alice Zeppilli Pieve di Cento inizio ore 20 terzo film in programmazione
19 maggio Nuovo Nosadella Sala Berti Bologna ore 19.15
23 maggio Saffi d’essai Forlì ore 21.15


Alle proiezioni del 5 aprile, Modena, del 21 aprile, Alfonsine, e del 14 maggio, Pieve di Cento, saremo presenti anche noi autori.

Date il tapiro al drago

Non ho visto la puntata di stasera di Mistero  su Italia 1 (neanche le altre, lo confesso).
Però, se è vero che Marco Berry si è tuffato nelle acque del lago di Santa Croce alla ricerca di un drago, l'unica cosa che posso sperare è che trovi Staffelli sul fondale pronto a consegnarli il tapiro.

Viva l'Italia, l'Italia che non cambia


Il ritardo è quasi imperdonabile, ma finalmente leggo "Salviamo l'Italia", di Paul Ginsborg.
Giuseppe Mazzini
Meglio l'Italia di oggi o quella di ieri?  Domanda oziosa: secoli trascorsi senza cambiamenti nella struttura del "Belpaese"
Cito dal libro:
  • "Quel vizio tutto italiano di dir male del suo paese quasi per una escandescenza di amor patrio". (Carlo Cattaneo, 1839)
  • Il nocciolo del problema italiano era la perdita della più preziosa delle libertà, la libertà dalla dipendenza. A forza di aver padroni, l'Italia come nazione era diventata "corrotta e snervata"; e i suoi dominatori stranieri, dopo averla soggiogata, la disprezzavano per la viltà della sua sottomissione. Gli italiani non avevano più una storia propria: "le loro sventure non sono altro che episodi nella storia delle altre nazioni". (i virgolettati citati da Ginsborg sono di Simonde de Sismondi - 1818)
  • "Così in un paese dove la natura ha dotato le sue figlie, forse più generosamente che in qualunque altro, di tesori della mente e del cuore tali da farne madri di liberi cittadini e nutrici di patrioti [...] il cattivo governo e, di conseguenza, i cattivi costumi le hanno rese così degeneri che la loro vita domestica corrompe nei loro figlioli ogni germe di virtù". (anonimo inglese: The women of Italy, 1826)
  • Dialogo tra Lord Byron e Teresa Guccioli dopo una sconfitta di una cospirazione patriottica nel 1821. "Ahimè, - esclamò la donna con le lacrime agli occhi, - ora gli italiani devono tornare a darsi all'opera lirica". "Temo, - commentò Byron, - che quella e i maccheroni siano il loro forte".
  • "Insomma, siate uomini e non cicale, - diceva Berchet (1816) esortando i suoi colleghi letterati italiani, - e i vostri paesani vi benediranno, e lo straniero ripiglierà modestia e parlerà di voi coll'antico rispetto". Riguadagnare rispetto all'estero è uno dei temi dominanti di quegli anni. 
  • Storico, famigliare, culturale: sono questi i tre ambiti cruciali in cui si percepiva e denunciava il declino italiano.

sabato 5 marzo 2011

eBook, arrivo.

Da buon perditempo, anche io ho il mio romanzo nel cassetto. L'ho finito nel 2004 quando, per intenderci, eravamo solo al primo mandato di G.W. Bush. Armato di determinazione e francobolli, ho spedito il tomo (tometto, dai, solo 160 pagine) qua e là. 20 editori hanno detto no, 10 non hanno risposto, 5 hanno detto ni (ma poi sono spariti, forse risucchiati in una dimensione parallela) e tre hanno detto si. Ho scelto uno di questi tre, ed eravamo nel 2005 (tale Angela Merkel vince le elezioni in Germania). Dicono: ti chiamiamo per firmare il contratto. 
Passano due anni, arriva il 2007 (c'erano ancora Ds e Margherita), durante i quali aspetto sull'uscio con la penna in mano per firmare. Sfido eroicamente da buon esordiente il freddo, la neve, il caldo e i piccioni bombardieri e, finalmente, dopo 24 mesi, aprono la porta: entra, c'è da firmare. Firmo (firmo!!). Dopo altri due anni (2009, ecco Obama) e una serie di falsi annunci (pubblichiamo il prossimo mese!! Paghi da bere!) l'editore cambia gusti, rassetta la stanza e dice: tutti i romanzi fuori di qui, subito! Facciamo solo saggistica, pussa via!
Mi ri-armo di pazienza e francobolli, ri-spedisco urbi et orbi. Ni, mah, boh, puah, ma anche due si: uno dal GIGANTE editoriale italiano, l'altro da un simpatico editore di periferia. Il GIGANTE mette le mani avanti: "Bello, piace, compro. Ma forse non vendo, tengo in un cassetto". E io penso: beh, se cassetto dev'essere, che almeno sia il mio, visto che è già abituato a ospitare il romanzo. Nel frattempo l'editore di periferia si fa avanti: vieni con noi. Ok, dico, eccomi. Siamo nel 2010. Due settimane fa, 2011, mi dicono: "Certo, uscire adesso che tutti parlano del 150° dell'Unità d'Italia con un romanzo che non ne parla, beh, è un grande rischio editoriale". In effetti capisco. Le vedo anche io, tutti i giorni, le orde di lettori che in questo periodo sgomitano per entrare in liberia e tuffarsi su saggi risorgimentali, biografie patriottiche e compendi storici. Non vorrei deludere queste orde.
E allora decido di mettermi a studiare l'e-book, così quei tre lettori che mi guadagnerò, saranno pochi, ma saranno davvero miei. 
Per ora ho scoperto e provato 2ePUB (un convertitore free da doc a epub) e Calibre, il reader per ebook che si può utilizzare anche su pc.
Vedremo.

venerdì 4 marzo 2011

Piedi e pedali

Una corsa a disfarsi dei privilegi. Dopo i vitalizi ai consiglieri della regione Emilia-Romagna rottamati dal presidente dell'assemblea legislativa, Matteo Richetti, oggi tocca a Matteo Renzi, che si disfa dell'ingobrante fardello dei pass per il centro storico a Firenze.
Avete voluto la bicicletta? Adesso imparate ad andare a piedi.