giovedì 22 novembre 2012

Le primarie e l'amalgama mal riuscita

Rispetto all'endorsement del Post a Renzi: 
Grande post del Post, lucido, efficacissimo, tipico di chi ha i famosi cinque minuti finali per convincere gli elettori. Io ho però come l'impressione che ci sia un vizio di forma in tutta la faccenda di queste primarie, che noi Tolau avevamo raccolto già a Cesena quando abbiamo raccontato chi erano i grillini, e cioè di che cosa sia effettivamente il Pd. Forse è tutto ancora fermo alla famosa "amalgama mal riuscita" di dalemiana memoria.
E' conclamato che gli ex Ds considerino il Pd il "proprio" partito, guardando con una certa insofferenza tutti i tentativi di incursione dei valori e dei parametri degli ex Margherita.
E poi c'è ancora tutta questa complessa zavorra dell'essere di destra o di sinistra, quella più moderna tra liberal o socialdemocratici e via dividendo rispetto alla visione del mondo.
E quindi Renzi, Bersani, Puppato e gli altri sono perfetti candidati, ma ognuno limitatamente alla propria idea di Pd (ma, per esteso, il centrosinistra), che non è mai quella degli elettori degli altri candidati. Sono tutte idee civili e di grande respiro, ma parlano solo a una porzione troppo ristretta della base che si intende rappresentare. Come un vegetariano che si faccia portatore degli interessi dei prosciuttifici di Langhirano.
Tutti invocano l'unità del partito all'indomani del risultato delle primarie, ma sappiamo tutti che si stanno affilando i coltelli per la resa dei conti interna post-urne. Vedremo.

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