lunedì 1 ottobre 2012

Perché Vendola piace alla base di Sel (fino alle primarie...)


Sabato scorso, 29 settembre, ho intervistato Nichi Vendola nel corso di un'iniziativa pubblica promossa da Sel di Modena. Appena sarà possibile, pubblicherò sul blog il video dell'intervista. Per ora la cosa che mi sento di rilevare è che in Vendola ho riscontrato una caratteristica evidente: la sua base lo adora. Letteralmente. Un'adorazione che ha a che fare con l'amalgama di carisma personale e idea politica, certo, ma soprattutto col fatto che Vendola ha un'idea chiara e tonda del "Paese che vorrei" da trasmettere alla base. E' l'idea di un Paese votato all'equità sociale, al lavoro, ai diritti civili e alla valorizzazione dell'ambiente, un Paese che punta al rovesciamento del modello turboliberale in favore di un percorso di riconversione, recupero e valorizzazione delle risorse, che si tratti di ambiente come di energie intellettuali.
E questa idea è il sogno di Sel. Un sogno che lui riesce a trasmettere (e proprio in questa capacità sta la sua forza), facendone quindi un elemento identitario fortissimo, chiaro e univoco, intorno a cui la base di Sel si compatta, proprio come avviene intorno ai totem: un'idea cardine dai contorni netti, definiti, senza le ambiguità che contraddistinguono altri partiti, Pd su tutti (si pensi alla varietà di posizioni all'interno del Pd sui diritti degli omosessuali o sul nucleare, per citarne solo alcune).
Questa capacità di essere leader identitario intorno a un totem è evidente in altri politici che, proprio su questo stesso meccanismo, hanno fondato le loro fortune politiche: Berlusconi con l'anticomunismo, Bossi con l'invenzione della Padania, Grillo con la lotta alla casta. I primi due, negli anni, hanno dissipato il loro tesoro di consensi e nel MoVimento 5 Stelle si intravvedono le prime smagliature. Ma qui non parliamo di bontà o meno dell'idea di base di questi leader, parliamo solo del meccanismo che permette di riunire intorno a un'idea identitaria forte una base elettorale. E Vendola, in questo, è un chiaro esempio di leader idolatrato. Fino a quando? Fino a quando annuncerà se candidarsi o meno alle primarie. Se si candiderà, parte della base trangugerà questa decisione come un pasto indigesto, e per Sel sarà l'inizio dell'annacquamento delle idee fondatrici, con l'inevitabile corollario di emorragia di consensi.

p.s. - Oggi (2 ottobre 2012) a Bologna c'è questa vicenda che è illuminante rispetto alle difficoltà di un rapporto Sel-Pd sulle questioni ambientali. Proiettate la dinamica a livello nazionale e si può immaginare quanto sarà instabile un'eventuale coalizione.

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