martedì 5 agosto 2014

La felicità (quella senza filtri)

Qualche giorno fa sono passato nei pressi della Centrale Fies, ma non mi sono fermato, anche se avrei voluto.
Sul loro sito si definiscono un "centro di creazione e produzione delle arti contemporanee" e, da pochi giorni, si è conclusa la 34^ edizione di Skillbuilding, l'evento centrale del loro lavoro.
Conto prima o poi di fermarmi a conoscerli, perché mi danno l'idea di fare delle cose belle, interessanti e - soprattutto - hanno l'aria di divertirsi un sacco mentre lavorano.
Oggi, infatti, dopo che Virginia Sommadossi mi ha inviato un link con una bella gallery che racconta questi giorni, mi sono imbattuto nella foto di un bellissimo bimbo che corre nei prati, ritratto nei giorni di Skillbuilding. La foto, oltre a confermare la mia sensazione che da quelle parti ci si diverta molto mentre si lavora come in una grande comunità, mi ha fatto ricordare immediatamente un altro scatto a cui sono affezionato, ed è quello in cui Sasha - la figlia più piccola di Obama - corre a braccia aperte verso il papà che rientra da un viaggio in qualche punto imprecisato del globo.












Il piccolo biondo, islandese, e la piccola Sasha sono mossi da un motore potentissimo, la felicità.
Quella senza filtri, che all'una fa spalancare le braccia in un abbraccio grande come il mondo, e all'altro fa correre con lo sguardo diretto all'infinito.
Ogni tanto parlo con Davide e Paolo a proposito delle "sovrastrutture" dei grandi, della zavorra che ci portiamo dietro quando cresciamo, scambiandola per libertà, per autodeterminazione, per tutte quelle cose da grandi, insomma.
Di questa zavorra, in queste foto, per fortuna non c'è traccia.
Qui non ci sono filtri. Ed è una magnifica notizia.

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